Il perlage consiste nella formazione delle famose “bollicine” nei vini spumanti. Scopri a cosa è dovuto il loro sviluppo e perché sono un valido e attendibile indicatore di qualità.

Perlage: cos’è e come si forma

L’effervescenza è una caratteristica tipica degli spumanti che si apprezza attraverso la formazione di piccole bollicine che vanno dalla base del bicchiere verso l’alto. Il cosiddetto “perlage” si forma a causa della liberazione di anidride carbonica (formatasi nella seconda fermentazione). All’interno della bottiglia l’anidride viene disciolta a causa dell’alta pressione (sino a 6 atmosfere) e, una volta aperta la bottiglia, avviene la formazione di bollicine. Questo accade perché l’anidride, subendo un forte calo di pressione, torna allo stato gassoso e tende a emergere in superficie. Alla vista le bollicine appaiono come piccole collane di perle: da qui deriva il termine “perlage“.

Le bollicine: indicatori di qualità

L’osservazione delle bollicine consente agli esperti di valutare la qualità di uno spumante. Infatti, se le bollicine sono numerose, molto piccole, persistenti e rapide nel salire in superficie allora si è in presenza di un vino di qualità. Nel caso opposto, invece, in presenza di bollicine grossolane e lente nel venire a galla, si parla di un vino di qualità modesta. Va ribadito inoltre che alcuni spumanti di altissima gamma come lo Champagne e il Franciacorta possono presentare un perlage più grossolano a causa dell’invecchiamento prolungato in bottiglia. Ciò non rappresenta, però, il pregiudicare della qualità complessiva del prodotto.

Il bicchiere: come esaltare le bollicine del Prosecco

Certo è che il bicchiere adatto facilita la creazione delle bollicine. Nel caso del Prosecco il bicchiere, deve necessariamente permettere di godere dei profumi del vino e non consentire alle bollicine di disperdersi velocemente, una volta venute a contatto con l’aria. In sintesi, il giusto calice deve essere una sorta di mix tra flûte e coppa. La soluzione al problema è rappresentata dalla realizzazione dell’idea di Franco Adami. Quest’ultimo, collaborando con il Consorzio per la Tutela del Prosecco e la cristalleria Riedel ha ideato il bicchiere perfetto per il prosecco. Più ampio del flûte ma con un’apertura più stretta della coppa, il bicchiere è alto 22,2 cm e largo all’apertura 6 cm. Nel punto mediano risulta però più largo, con un’ampiezza pari a 7,7 cm.

Il Prosecco Rosé: un esempio di perlage di qualità

Nel caso di un Prosecco Rosé Extra Dry Millesimato di alta qualità si nota un perlage fine e persistente. Le bollicine di questo tipo, come ampiamente discusso pocanzi, indicano un prodotto di pregio. Il colore rosa tenue e le fini bollicine conferiscono al Prosecco Rosé un aspetto gradevole e luminoso, le note floreali di petali di rosa, peonia e il suo bouquet fruttato una raffinatezza nell’equilibrio e nei ritorni olfattivi con un gusto avvolgente e delicato.

Staffilo Bottiglia Rosé extra dry

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Vino biologico

Staffilo Prosecco DOC Rosé è composto da un blend di uve Glera e Pinot Noir esclusivamente biologiche.

Il colore rosa tenue e le fini bollicine gli conferiscono un aspetto gradevole e luminoso, le note floreali di petali di rosa, peonia e il suo bouquet fruttato una raffinatezza nell’equilibrio e nei ritorni olfattivi con un gusto avvolgente e delicato. Consigliamo di servire il nostro Prosecco DOC Rosé ad una temperatura di circa 6-8° C in abbinamento a crudité di pesce o con gamberoni dell’Adriatico in tempura accompagnati da insalatina di finocchi e arance.