Il Prosecco Extra Dry è sicuramente tra i vini spumanti, in virtù del suo gusto delicato, uno dei più amati. Scopriamo insieme gli aspetti da conoscere per gustarlo al meglio.
Extra Dry: non solo una sigla
Il termine Extra Dry indica una tipologia di Prosecco che risulta più morbido rispetto al Prosecco Brut a causa della durata della seconda fermentazione, che conferisce un più accentuato residuo zuccherino e una maggiore amabilità. A causa dell’etimologia si potrebbe cadere in errore, infatti questa tipologia di prosecco non risulta “secca e asciutta” come vorrebbe la letterale traduzione dall’inglese ma bensì amabile e briosa. Si contraddistingue per il perlage fine, il color paglierino, il sentore di pesca bianca e la nota dolce dovuta al residuo zuccherino, compreso tra 12 e 17 g/l. La vendemmia delle uve glera, componente base del Prosecco Extra Dry, inizia tra fine agosto e inizio settembre. Il Prosecco Extra Dry nell’evoluzione dei gusti dei consumatori rappresenta lo spumante di successo per eccellenza.
Extra Dry e Brut: differenze sostanziali e la scelta da fare
La differenza sostanziale tra le due versioni di prosecco si rinviene nella rifermentazione che determina il grado zuccherino e di conseguenza l’amabilità di un vino. La rifermentazione del Brut si ferma quando il residuo zuccherino è inferiore a 12 gr/l, mentre invece per l’Extra Dry prosegue sino a 17 g/l di zuccheri. Il residuo non inficia sulla qualità e la salubrità del vino ma tende solo ad apportare un maggior livello di amabilità del gusto. A primo impatto, oltre alle caratteristiche a livello gustativo, le due versioni di prosecco differiscono per il colore: paglierino scarico per il primo e paglierino leggermente più acceso per il secondo. Indirizzare verso una tipologia o l’altra non è certamente cosa da poco e deve rispecchiare il sentimento proprio della soggettività. Però, dovendo “prendere una decisione”, il Prosecco Extra Dry rispecchia quel gusto leggermente brioso e zuccherato che si adatta ad ogni palato e occasione. Il quantitativo zuccherino differenziale non modifica completamente le sensazioni all’assaggio ma anzi esalta ancor di più il gusto del Prosecco.
Prosecco Extra Dry: versatilità negli abbinamenti gastronomici
Gli spumanti Extra Dry in virtù delle loro caratteristiche uniche si caratterizzano per l’abbinamenti gastronomici variegati. Infatti, la bollicina fresca è ottima per l’aperitivo, con le carni bianche, i formaggi freschi e i crostacei, nonché con cibi delicati e pasticceria secca.
Vediamo ora alcuni degli abbinamenti possibili.
I taglieri: salumi e formaggi
Il prosecco si affianca molto bene ai salumi e ai formaggi freschi esaltando l’esperienza olfattiva e gustativa. Il patrimonio di sapori italiano offre salumi tipici prelibati. Tra questi si possono affiancare al Prosecco Extra Dry pietanze delicate come il prosciutto crudo e cotto e la bresaola. Tra i formaggi consigliati, oltre che l’evergreen grana a scaglie, la scelta ricade su alcuni prodotti tipici veneti. La Casatella Trevigiana, formaggio a pasta molle fondente in bocca, ha un sapore dolce tendente con delle note acide ed è ottimo da spalmare sul pane. Il Montasio, oggi viene lavorato anche in Veneto ed un formaggio a pasta dura. Ha un sapore più dolce se semi stagionato, leggermente piccante se stagionato.
Le carni e il pesce
Il Prosecco Extra Dry si abbina ottimamente alle carni bianche. Durante l’antipasto possono essere serviti prelibatezze leggere e dal gusto delicato che ben si sposano con il prosecco. Tra queste i vol au vent al ragù bianco di pollo rappresentano un’ottima soluzione nel caso in cui si stia cercando un piatto ricercato ma allo stesso tempo dalla veloce preparazione. Un’altra idea di antipasto di carne è il Magatello di vitello al punto rosa con salsa monferrina e tartufo nero. Rivisitazione del tradizionale vitello tonnato, si sposa molto bene con il Prosecco Extra Dry. Il miglior connubio enogastronomico da servire nell’antipasto, qualora si optasse per il pesce invece che per la carne, è rappresentato da frutti di mare, carpacci di pesce, pesce crudo, crostacei e pietanze a base di molluschi. Ottime pietanze per l’antipasto sono i cestini di pasta brisée ai frutti di mare, i muffin al salmone, crostini al misto di pesce e i mini burger di caprino e gambero. Prelibatezze ancor più ricercate da abbinare al prosecco sono le ostriche e i carpacci.
Il Prosecco Extra Dry come guarnizione dei dolci
Lo zabaione tendenzialmente viene preparato con vino liquoroso come marsala e vin santo toscano. La sperimentazione in cucina ha voluto che la crema venisse realizzata con il Prosecco. La scelta ottimale ricadrebbe su un Prosecco Doc Extra Dry, infatti, grazie ai profumi floreali di ginestra e genziana e gli aromi fruttati, conferisce un gusto inconfondibile e un’ottima consistenza allo zabaione. Per 4 persone gli ingredienti che servono sono: 4 tuorli d’uovo, 120 gr di zucchero e un bel bicchiere di Prosecco Doc Extra Dry.
Prosecco Extra Dry: la scelta definitiva
In questo approfondimento abbiamo analizzato le peculiarità che rendono il Prosecco Extra Dry un unicum nel panorama enologico italiano: la versatilità, l’amabile e la briosità sono solo alcune delle sue caratteristiche.
Beh, non ti resta altro che provarlo!